I pericoli in Svizzera non sono solo determinati dai fattori interni, ma anche dal contesto internazionale. Oltre a quelli con Europol e di adesione a Schengen, la Svizzera ha anche stipulato accordi bilaterali con singoli Stati per rafforzare la lotta contro la criminalità transfrontaliera, ovvero con le cinque nazioni limitrofe e con una serie di altri Stati in particolare dell’Europa orientale e sud-orientale.
La rete di accordi bilaterali sarà ulteriormente estesa, soprattutto a Paesi dell’Europa orientale e sud-orientale.
Gli accordi disciplinano la cooperazione transfrontaliera e permettono, in caso di necessità, di formare gruppi di lavoro comuni e di promuovere la collaborazione nell’ambito della formazione e del perfezionamento professionali. Creano inoltre una base legale chiara per uno scambio di dati effettuato nel rispetto della legislazione sulla protezione dei dati. Gli accordi contengono infine disposizioni per l’invio di addetti di polizia oppure, come nel caso dei Paesi limitrofi, per la creazione di centri di cooperazione di polizia e doganale (CCPD) comuni.
CCPD - Centri di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso e Ginevra
I due Centri di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso e Ginevra-Cointrin (CCPD) agevolano e accelerano la collaborazione transfrontaliera con le forze doganali e di polizia francesi e italiane.
I CCPD promuovono lo scambio di informazioni, coordinano misure comuni di sorveglianza nella zona di confine e preparano e sostengono operazioni transfrontaliere.
Nei CCPD lavorano rappresentanti delle diverse autorità doganali e di polizia dei Paesi partecipanti. Per la Confederazione nei CCPD sono presenti collaboratori dell’Ufficio federale di polizia (fedpol), dell’Amministrazione federale delle dogane (autorità doganali e Corpo delle guardie di confine, Cgcf) e della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
I CCPD forniscono le seguenti prestazioni:
- rispondere a richieste d’interventi operativi e fornire consulenza;
- coordinare misure di polizia (osservazioni, inseguimenti, consegne sorvegliate);
- offrire sostegno nel contesto di misure urgenti di polizia;
- allestire analisi e rapporti sulla situazione;
- effettuare la riammissione di persone in situazione irregolare;
- offrire corsi di formazione e di perfezionamento;
- sostenere l’organizzazione di incontri tra Svizzera e Italia e tra Svizzera e Francia.
Ultima modifica 06.08.2018