Misure coercitive a scopo assistenziale: la Tavola rotonda ha portato a termine il suo compito
Berna, 08.02.2018 - La Tavola rotonda istituita in relazione alle misure coercitive a scopo assistenziale e ai collocamenti extrafamiliari prima del 1981 ha portato a termine i suoi molteplici compiti. In data odierna, ha avuto luogo a Berna l’ultima riunione di questo organo che ha contribuito in modo determinante a provvedere celermente alla rielaborazione delle sofferenze e delle ingiustizie inflitte alle vittime.
La Tavola rotonda è stata istituita dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga in giugno 2013. Era composta in modo paritetico da vittime, da una parte, e da rappresentanti delle autorità federali, cantonali e comunali nonché di organizzazioni, dall'altra. Ha avuto l'incarico di preparare e avviare una rielaborazione esaustiva delle misure coercitive a scopo assistenziale e dei collocamenti extrafamiliari prima del 1981.
In corso l'attuazione della legge
In una prima fase, la Tavola rotonda ha sostenuto l'istituzione di servizi di contatto nei Cantoni, emanato raccomandazioni in merito alla tutela degli atti e all'accesso a questi ultimi e istituito un fondo di aiuto immediato per casi di rigore. In luglio 2014 ha adottato un rapporto che proponeva misure alle autorità politiche. Tra le proposte figuravano in particolare prestazioni finanziarie a favore delle vittime, ma anche consulenza e assistenza, un esteso diritto a consultare gli atti nonché l'analisi scientifica di questo buio capitolo della storia sociale svizzera.
La Tavola rotonda ha in seguito accompagnato il processo decisionale politico e l'attuazione della legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981. Ora sono stati portati a termine anche questi compiti: in seno all'Ufficio federale di giustizia (UFG), un settore specializzato tratta le domande per un contributo di solidarietà e l'analisi scientifica è in pieno svolgimento.
Incontro finale con la consigliera federale Sommaruga a maggio
Non è più necessaria neppure la funzione di delegato per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale, assunta da Luzius Mader, direttore supplente dell'UFG. Egli ha diretto la Tavola rotonda fungendo da mediatore tra le esigenze delle vittime e quelle delle autorità nonché di altre organizzazioni e istituzioni. Per molte vittime ha inoltre svolto la funzione di garante. I compiti residui saranno in futuro svolti in particolare dal nuovo settore specializzato dell'UFG, dalla commissione consultiva per il contributo di solidarietà e dai servizi di contatto cantonali. Il 17 maggio 2018, in occasione di un incontro conclusivo, la consigliera federale Simonetta Sommaruga renderà omaggio al lavoro della Tavola rotonda.
Le domande possono essere presentate fino al 31 marzo 2018
Finora sono pervenute all'UFG 5261 domande per un contributo di solidarietà pari a 25 000 franchi; i primi contributi sono stati versati in gennaio 2018. Le persone che ritengono di essere state vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e collocamenti extrafamiliari possono presentare la pertinente domanda entro il termine legale del 31 marzo 2018. Nel farlo possono chiedere il sostegno gratuito dei servizi di contatto cantonali e degli archivi di Stato. I servizi di contatto aiutano a compilare la domanda e provvedono alla ricerca degli atti negli archivi di Stato.
Indirizzo cui rivolgere domande
Ufficio federale di giustizia, T +41 58 462 48 48, media@bj.admin.ch
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Ultima modifica 26.06.2024