Lotta alla violenza domestica e sessuale

Lotta alla violenza domestica e sessuale

Symbolbild: Häusliche Gewalt
© Thinkstock / hl-studios

La lotta alla violenza domestica e sessuale è una priorità del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Insieme al Dipartimento federale dell’interno (DFI), ai Cantoni e ad altri partner e organizzazioni nonché a città e Comuni, il DFGP elabora diverse misure contro la violenza domestica e sessuale. Una panoramica:

Lotta congiunta contro la violenza domestica e sessuale

A lungo termine, la violenza domestica e sessuale può essere combattuta soltanto con la cooperazione di tutti gli attori e mediante l’attuazione coerente degli strumenti giuridici a disposizione. Sulla base di tali constatazioni, il DFGP ha lanciato il dialogo strategico «Violenza domestica». Nell’aprile 2021 la Confederazione e i Cantoni hanno firmato una roadmap che prevede misure concrete contro la violenza domestica. Il 26 maggio 2023 alla roadmap è stata aggiunta la tematica «violenza sessuale» per migliorare anche la protezione e l’assistenza delle vittime di violenza sessuale.

Lo stesso giorno i partecipanti hanno effettuato un primo bilancio positivo della roadmap «Violenza domestica». Il rapporto stilato documenta infatti i progressi compiuti nell’attuazione delle misure di lotta alla violenza domestica. Ad esempio, i Cantoni intendono istituire un numero telefonico centrale per la consulenza alle vittime di violenza entro l’inizio del 2025. Alcuni Cantoni stanno inoltre lanciando progetti pilota di sorveglianza elettronica per migliorare la protezione delle vittime. Infine, sono stati definiti gli standard di qualità per la gestione cantonale delle minacce e ne è stata raccomandata l’attuazione ai Cantoni.

In tale occasione, tutti i partecipanti hanno ribadito la volontà e la disponibilità a consolidare e coordinare la loro azione contro la violenza domestica e sessuale. Nel 2025 o nel 2026, intendono fare un bilancio finale della roadmap estesa alla violenza sessuale.

Lotta alla violenza sessuale

Durante la sessione estiva del 2023, le Camere federali hanno approvato una revisione generale del diritto penale in materia sessuale.

Concretamente è stato ridefinita la fattispecie della violenza carnale che finora presupponeva imperativamente la coazione sessuale. Ora questo elemento non è più richiesto ed è definita violenza carnale la congiunzione carnale o un atto analogo che implichi una penetrazione della vittima contro la sua volontà. Si applica infatti la cosiddetta «soluzione del rifiuto»: la vittima deve segnalare che non acconsente all’atto. Anche un no non verbale è considerato un rifiuto. Vengono tutelate anche le vittime in stato di shock che non riescono più a esprimere il loro rifiuto. Inoltre, la fattispecie della violenza carnale è ora formulata in modo neutro rispetto al genere. In precedenza, solo persone di sesso femminile potevano essere vittime di violenza carnale.

È stata introdotto anche la nuova fattispecie dell’«aggressione sessuale». Questa si realizza se qualcuno compie o fa compiere alla vittima un atto sessuale contro la sua volontà.

Secondo la ministra di giustizia Elisabeth Baume-Schneider, la revisione del diritto penale in materia sessuale costituisce una pietra miliare: si tratta di un compromesso con un ampio sostegno che traccia una linea chiara nei casi di violenza sessuale, è di facile applicazione per i tribunali e offre alle vittime una maggiore protezione.

Il Consiglio federale deciderà sull’entrata in vigore dopo la scadenza del termine di referendum.

Protezione dalla violenza domestica

Il 1° aprile 2018 è entrata in vigore in Svizzera la Convenzione di Istanbul. Essa garantisce che la violenza contro le donne e quella domestica sia combattuta secondo standard simili in tutta l’Europa. L’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo del DFI coordina l’attuazione da parte dei Cantoni.

Il 14 dicembre 2018 il Parlamento ha deciso di migliorare la protezione delle vittime di violenza con misure di diritto civile e penale. Un procedimento penale per la commissione di determinati reati nel rapporto di coppia può essere sospeso e in seguito abbandonato su richiesta della vittima. Ora tale decisione spetta all’autorità penale. In tal modo si evita che la vittima opti per l’abbandono sotto la pressione dell’autore del reato. Questa norma è entrata in vigore il 1° luglio 2020. Inoltre, in futuro i divieti di contatto o di accedere a un'area potranno essere sorvegliati con dispositivi elettronici al braccio o alla caviglia. Queste disposizioni sono entrate in vigore il 1° gennaio 2022.

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Ultima modifica 10.01.2024

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