Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha ricevuto Taieb Baccouche al Bernerhof. Nel corso delle discussioni, i due interlocutori hanno messo in evidenza il fatto che le relazioni tra la Svizzera e la Tunisia si sono intensificate in seguito alla rivoluzione tunisina del 2010-2011. Il consigliere federale Didier Burkhalter ha dichiarato che i rapporti intrattenuti da due Paesi sono eccellenti, come dimostra anche la visita di Stato in Svizzera del presidente tunisino, Beji Caid Essebsi, in calendario per il mese di novembre prossimo.
Nel corso dell’incontro, Burkhalter ha ricordato che la Tunisia è un Paese partner del programma svizzero per il Nord Africa per il periodo 2011-2016. Il contributo della Svizzera, pari a circa 16 milioni di franchi nel 2014, si concentra su tre ambiti: transizione democratica e diritti umani, sviluppo economico e creazione di posti di lavoro, migrazione e protezione. Per favorire uno sviluppo regionale inclusivo e combattere la povertà, la Confederazione concentra i suoi interventi nelle regioni svantaggiate della Tunisia. L’Ambasciata di Svizzera in Tunisia ha un ufficio a Kasserine.
Sempre a livello bilaterale, il capo del DFAE e il ministro degli affari esteri tunisino hanno menzionato il congelamento dei fondi dell’ex presidente Ben Ali e delle persone a lui vicine in Svizzera e le diverse procedure in corso in tale ambito.
Sul piano multilaterale, Burkhalter e Baccouche hanno affrontato svariati temi legati all’attualità internazionale, in particolare la crisi in Libia, Paese confinante con la Tunisia. I due interlocutori hanno anche discusso della lotta all’estremismo violento.
Nel primo pomeriggio, il ministro degli affari esteri tunisino è stato ricevuto dalla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga per una visita di cortesia. In questa occasione, la presidente Sommaruga, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), ha dichiarato che l’imminente visita di Stato del presidente Essebsi rappresenta un’opportunità straordinaria per rafforzare le relazioni già amichevoli tra i due Paesi.
La presidente della Confederazione ha menzionato, come esempio della già consolidata cooperazione tra la Tunisia e la Svizzera, il partenariato in materia di migrazione concluso nel 2012: "Grazie a questo partenariato, possiamo affrontare questioni di politica migratoria che sono importanti per il nostro Paese e per l’elaborazione di soluzioni al problema del bacino del Mediterraneo", ha detto Simonetta Sommaruga, che ha sottolineato pure come, anche in futuro, una stretta collaborazione tra Paesi europei e africani sarà indispensabile per gestire le sfide che si presenteranno.
Nel corso del colloquio con il ministro degli affari esteri, la presidente della Confederazione ha inoltre espresso apprezzamento per l’assegnazione – resa nota venerdì - del Premio Nobel per la pace a quattro organizzazioni della società civile tunisina: "Questo è un ulteriore e importante segno del riconoscimento internazionale per il percorso intrapreso finora dalla Tunisia verso lo sviluppo della democrazia e la creazione di uno Stato di diritto", ha affermato Simonetta Sommaruga.
Ultima modifica 13.10.2015
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