Statuto di protezione S: valutazione positiva del gruppo di valutazione

Berna, 20.09.2024 - Il gruppo di valutazione diretto dall’ex consigliere nazionale Urs Hofmann conferma la valutazione positiva dello statuto di protezione S ma auspica maggiori sforzi per quanto riguarda l’integrazione nel mercato del lavoro. Nella seduta del 20 settembre 2024 il Consiglio federale ha preso conoscenza del rapporto del gruppo di valutazione e ha conferito ulteriori mandati al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Il DFGP è quindi tenuto a esaminare in maniera approfondita le diverse normative vigenti per lo statuto di protezione S e per l’ammissione provvisoria. Deve inoltre elaborare un progetto da inviare in consultazione contenente misure legali per promuovere l'integrazione professionale.

Il Consiglio federale ha attivato per la prima volta l'11 marzo 2022 lo statuto di protezione S per i profughi provenienti dall'Ucraina. L'allora capo del DFGP aveva istituito un gruppo di valutazione per analizzare le esperienze fatte. Dopo il rapporto pubblicato il 26 giugno 2023 è ora disponibile il rapporto finale di tale valutazione che conferma l'efficacia dello statuto di protezione S anche se il trattamento delle domande è divenuto nettamente più oneroso. La Segreteria di Stato della migrazione deve procedere a maggiori accertamenti per stabilire se a una persona è già stata concessa protezione da un altro Stato europeo.

Procedura e integrazione nel mercato del lavoro più complesse

Secondo il gruppo di valutazione, la crescente complessità dell'esame delle domande rende necessaria una pianificazione ottimale delle risorse per poter prevenire in modo conseguente eventuali abusi ed evitare l'aumento dei casi pendenti.

Nell'opposizione tra orientamento al ritorno e integrazione, un approccio duale si dimostra appropriato. Tale approccio promuove l'integrazione delle persone bisognose di protezione e nel contempo mantiene la capacità al ritorno. Le conoscenze e le esperienze professionali acquisite sono utili sia durante il soggiorno in Svizzera sia in caso di ritorno. Secondo gli esperti l'integrazione nel mercato del lavoro dovrebbe pertanto essere maggiormente promossa.

Possibilità di armonizzare lo statuto di protezione S e l'ammissione provvisoria

Secondo il gruppo di valutazione le diverse normative vigenti per lo statuto di protezione S e per l'ammissione provvisoria devono essere oggetto di un esame fondamentale. In tale contesto il rapporto presenta alcune varianti per una nuova impostazione che adegui lo statuto giuridico e semplifichi la procedura.

Il 20 settembre 2024 il Consiglio federale ha preso conoscenza del rapporto del gruppo di valutazione e ha conferito al DFGP il mandato di chiarire nel dettaglio i possibili adeguamenti dello statuto delle persone bisognose di protezione. In linea di massima dovrebbero essere conservati i due statuti. L'esame non deve generare ulteriori incentivi a favore della migrazione. Il DFGP è chiamato a presentare al Consiglio federale una proposta a tale riguardo entro fine maggio 2025.

Certezza pianificatoria per i datori di lavoro e le persone con statuto di protezione S

Nella seduta del 20 settembre il Consiglio federale ha inoltre deciso che dal momento della revoca dello statuto di protezione alle persone con statuto di protezione S che esercitano un'attività lucrativa è concesso un termine di partenza di 12 mesi. In questo modo il Consiglio federale accresce la certezza pianificatoria per lavoratori e datori di lavoro. L'Esecutivo ha pure conferito al DFGP il mandato di presentare entro febbraio 2025 un progetto di misure legali da sottoporre a consultazione. Viene in tal modo attuata la mozione 23.3968 che chiede di semplificare la procedura relativa all'avvio di un'attività lucrativa da parte delle persone con statuto di protezione S (conversione in un obbligo di notifica). Inoltre, in futuro per le persone con statuto di protezione S deve valere un obbligo di notifica presso il servizio pubblico di collocamento, le persone che esercitano un'attività lucrativa devono avere il diritto di cambiare Cantone e devono poter essere obbligate a partecipare alle misure di integrazione che promuovono l'integrazione professionale.


Indirizzo cui rivolgere domande

Informazione e comunicazione SEM, medien@sem.admin.ch
Urs Hofmann, Ex consigliere nazionale ed ex consigliere di Stato, responsabile del gruppo di valutazione statuto S, T +41 79 293 70 85, info@urs-hofmann.ch



Pubblicato da

Il Consiglio federale
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Dipartimento federale di giustizia e polizia
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Segreteria di Stato della migrazione
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Ultima modifica 10.06.2024

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