Rapporto sulla migrazione illegale

(Comunicato IMES)
Berna. I problemi inerenti alla migrazione illegale sorgono in primo luogo nell’ambito della criminalità, del lavoro nero e degli abusi in materia di diritto di asilo e degli stranieri. È quanto emerge dal rapporto sulla migrazione illegale presentato oggi da tre Uffici federali e dal Corpo delle guardie di confine.

Nel gennaio del 2004, il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia, il consigliere federale Christoph Blocher, diede ordine di fare un quadro della situazione in materia di migrazione illegale e di proporre un primo elenco di misure. Il rapporto stilato dall’Ufficio federale dell'immigrazione, dell'integrazione e dell'emigrazione (IMES), in collaborazione con l’Ufficio federale dei rifugiati (UFR), l’Ufficio federale di polizia (fedpol) e il Corpo delle guardie di confine, individua quattro sfere di problemi legati alla migrazione illegale:

  • la criminalità degli stranieri costituisce una minaccia diretta per la popolazione svizzera e straniera. Nel 2003, dalla statistica delle denunce è emerso un coinvolgimento di cittadini stranieri pari al 55,3 per cento;
  • il lavoro nero comporta elevate perdite di guadagno per lo Stato e incrementa la disoccupazione; le stime in merito appaiono assai discordi;
  • gli abusi in materia di asilo generano problemi di sicurezza e provocano costi elevati. Circa l’80 per cento dei richiedenti l’asilo non produce documenti di viaggio o d’identità; molti di questi richiedenti hanno varcato le frontiere con l’aiuto di passatori;
  • sorgono inoltre problemi sotto il profilo dell’esecuzione interna e della cooperazione internazionale. Esistono forti divergenze cantonali nell’applicazione del diritto in vigore. La cooperazione internazionale con alcuni Stati di provenienza nell’ambito della riammissione di richiedenti l’asilo respinti non è soddisfacente. Non è garantito l’accesso alle banche dati internazionali, quali il Sistema di informazioni di Schengen (SIS) e il Sistema europeo di confronto dei dati segnaletici dattiloscopici (Eurodac).

Misure volte a combattere la migrazione illegale

Gli Uffici federali coinvolti, alla luce del rapporto sulla migrazione illegale, hanno stilato un elenco di misure prioritarie, proponendo tra l’altro di:

  • intensificare i controlli delle persone alle frontiere e all’interno del Paese;
  • unificare la prassi seguita dai Cantoni nell’applicare la legge in materia di asilo e di stranieri e aumentare i controlli interni per contrastare il lavoro nero e il
    soggiorno illegale (traffico di migranti, tratta di esseri umani);
  • imperniare su programmi di lotta alla criminalità e alla violenza l’aiuto all’integrazione fornito dalla Confederazione;
  • prevenire le contraffazioni rilevando i dati biometrici nei documenti di viaggio (visto, libretto per stranieri, passaporto);
  • perfezionare la statistica criminale della polizia;
  • inasprire la lotta al terrorismo effettuando controlli e sorveglianza preventivi;
  • eseguire le pene nel Paese di provenienza.


Una parte di tali misure può essere attuata senza modificare le leggi in vigore. In altri casi, sono tuttavia necessarie alcune modifiche di legge e di ordinanze. Già nel
prossimo autunno, le misure inerenti al settore dell’asilo e degli stranieri saranno integrate nei dibattiti del Consiglio degli Stati concernenti la revisione della legge
sull’asilo e la nuova legge sugli stranieri. Tali misure comprendono in particolare:

  • l’introduzione di una nuova “carcerazione cautelativa” per garantire l’esecuzione dell’obbligo di lasciare la Svizzera, imposto dalla legge;
  • l’estensione dei motivi per l’assegnazione di un luogo di soggiorno e il divieto di accedere a un dato territorio in seguito a una decisione di rinvio;
  • l’obbligo di pagare gli emolumenti e di anticipare le spese per le domande di riesame;
  • l’estensione del blocco dell’aiuto sociale a tutti i richiedenti l’asilo respinti;
  • la rivalutazione dello statuto giuridico delle persone che, nel corso della procedura d’asilo, svelano la propria identità e consegnano i documenti di
    viaggio (sistema bonus – malus).

Ultima modifica 29.06.2004

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