Risultati ufficiali provvisori
- Partecipazione:
- Totale:
- Sì:
- No:
- Cantoni Sì:
- Cantoni No:
64.67%
3 430 154
1 095 174 (31.93%)
2 334 980 (68.07 %)
0 0/2
20 6/2
Risultati in dettaglio
Conferenza stampa del 28 novembre 2021
Sotto trovate le informazioni sull'iniziativa sulla giustizia che il DFGP aveva messo in rete prima della votazione del 28 novembre 2021
Ogni sei anni il Parlamento elegge, su proposta della propria Commissione giudiziaria, i giudici federali nel rispetto della forza proporzionale dei partiti. È un sistema convalidato, attento agli equilibri politici e alla trasparenza.
Il comitato d'iniziativa ritiene che l'attuale sistema limiti l'indipendenza dei giudici e non tenga in giusta considerazione i candidati non affiliati a un partito. L'iniziativa sulla giustizia propone pertanto di estrarre a sorte i giudici: una commissione peritale indipendente deciderebbe chi ammettere al sorteggio, limitando la scelta alle persone idonee dal punto di vista professionale e personale. I giudici eletti potrebbero restare in carica fino a cinque anni oltre l'età di pensionamento. La destituzione sarebbe pertanto possibile soltanto a titolo eccezionale.
La votazione sull'iniziativa è in programma il 28 novembre 2021.
Dichiarazione per la TV
La Consigliera federale Simonetta Sommaruga
Video esplicativo
Conferenza stampa, 11 ottobre 2021
Prassi attuale
Oggi i giudici federali sono eletti dal Parlamento. I posti vacanti sono messi a concorso dalla Commissione giudiziaria, che valuta le candidature e propone al Parlamento i candidati più idonei in termini professionali e personali. La Commissione veglia a titolo volontario all'equa rappresentanza di tutti i partiti e di tutte le lingue ufficiali. Il Parlamento può inoltre tener conto di altri aspetti, quali il sesso e la provenienza regionale.
Il Parlamento elegge i giudici per sei anni. Alla scadenza del mandato, i giudici in carica sono in genere rieletti. Dal 1874, il Parlamento ha negato soltanto due volte la rielezione a un giudice, entrambe le volte per raggiunti limiti di età.
L'iniziativa sulla giustizia nel dettaglio
Accogliendo l'iniziativa, s’introdurrebbero i seguenti cambiamenti:
L'iniziativa sulla giustizia vuole che i giudici federali siano eletti per sorteggio anziché dal Parlamento, ma chiede comunque che sia garantita un'adeguata rappresentanza delle lingue ufficiali. L'attuazione della procedura è affidata al legislatore. Non è prevista alcuna rielezione e il mandato cesserebbe al più tardi cinque anni dopo il raggiungimento dell'età di pensionamento.
L'iniziativa prevede che una commissione peritale indipendente decida chi ammettere al sorteggio tenendo conto esclusivamente di candidati idonei a ricoprire la carica di giudice in termini professionali e personali. Il testo dell'iniziativa tuttavia non specifica i requisiti determinanti.
I membri della commissione peritale, nominati dal Consiglio federale per un mandato non rinnovabile di dodici anni, devono essere indipendenti da autorità e organizzazioni politiche. La commissione ha il compito di designare candidati idonei da sottoporre al sorteggio. Le attribuzioni della commissione non sono esplicitate nell’iniziativa.
L'iniziativa prevede che il mandato dei giudici federali sorteggiati si concluda al più tardi cinque anni dopo che hanno raggiunto l'età di pensionamento, attualmente quindi al compimento dei 69 anni per le donne e dei 70 anni per gli uomini. I giudici possono essere destituiti soltanto per una grave violazione dei doveri d'ufficio o per incapacità duratura di esercitare il proprio ufficio, ad esempio per motivi di salute.
Posizione del Consiglio federale e del Parlamento
L'attuale sistema di elezione dei giudici del Tribunale federale ad opera del Parlamento è consolidato, trasparente e democratico. L'iniziativa sulla giustizia vuole sostituirlo con un sorteggio lasciando decidere la sorte anziché parlamentari eletti democraticamente. Il Consiglio federale e il Parlamento respingono l'iniziativa per i seguenti motivi:
- Elezione democratica anziché buona sorte
Oggi i giudici federali sono eletti dall'Assemblea federale plenaria (Parlamento). L'elezione pubblica è una procedura trasparente e convalidata. In veste di organo eleggente, il Parlamento assume la responsabilità politica. Accettando l'iniziativa, si rimpiazzano le elezioni periodiche con un unico tiraggio a sorte. Un sistema del genere mal si concilia con la tradizione democratica della Svizzera e non è conforme al nostro ordinamento giuridico. Nessun Cantone designa i propri giudici per sorteggio. Infatti questo sistema cela il rischio che non vengano designati i candidati più idonei, ma quelli più fortunati.
- Equa rappresentanza
Per tradizione, il Parlamento elegge i giudici tenendo conto della forza proporzionale dei partiti. Tale sistema consente la ponderazione equilibrata e trasparente di varie correnti sociali e posizioni politiche, aumentando l'accettazione del Tribunale federale nella popolazione. Il Parlamento può inoltre considerare altri criteri, quali la provenienza, l'età o il sesso. Un sorteggio, dal canto suo, non è in grado di garantire l'equilibrio richiesto, o solo in parte. L'elezione dei giudici per sorteggio cela il rischio di un lungo, forte squilibrio nella rappresentanza di determinati valori, partiti, confessioni o di uno dei due sessi.
- L'appartenenza partitica crea trasparenza
I giudici hanno il loro imprinting personale, culturale e sociale, e pertanto assumono posizioni politiche differenti, che appartengano a un partito o no. Eleggere i giudici in funzione della forza partitica rende trasparenti queste posizioni.
- Indipendenza dei giudici federali
I promotori dell'iniziativa ritengono che un'elezione unica renda più indipendenti i giudici. A loro parere, l'attuale sistema della rielezione periodica impedisce ai giudici di sentenziare scostandosi dalla linea del partito. La prassi ha però mostrato che i giudici federali sono assolutamente in grado di pronunciarsi a titolo indipendente. Nessun giudice federale ha mai mancato la rielezione a causa di una sentenza emessa.
- Tassa sul mandato
Oggi la maggior parte dei giudici federali e cantonali versa al proprio partito una percentuale della retribuzione (tassa sul mandato). Lo stesso vale per i membri di governi e parlamenti. La tassa sul mandato non è sancita nella legge, ma è consuetudine in Svizzera, che non prevede il finanziamento statale dei partiti. Il Parlamento sta discutendo l'abolizione della tassa sul mandato a prescindere dalla presente iniziativa.
Cos’è stato fatto finora?
- L’11 ottobre 2021 la consigliera federale Karin Keller-Sutter illustra la posizione del Consiglio federale in merito all’iniziativa. (comunicato stampa, discorso)
- Il 18 giugno 2021 il Parlamento raccomanda di respingere l'iniziativa sulla giustizia senza opporle controprogetto. (Dibattimenti parlamentari)
- Il 7 gennaio 2021 l'Ufficio federale di giustizia analizza un controprogetto indiretto per ordine delle Commissioni degli affari giuridici delle due Camere del Parlamento. (Rapporto, disponibile solo in tedesco e francese)
- Il 19 agosto 2020 il Consiglio federale propone al Parlamento di respingere l'iniziativa sulla giustizia senza opporle controprogetto diretto o indiretto. (Messaggio del Consiglio federale) (Comunicato stampa)
- Il 26 agosto 2019 viene depositata l'iniziativa popolare federale «Per la designazione dei giudici federali mediante sorteggio» con 130 100 firme valide. (Testo dell'iniziativa)
Info complementari
Documentazione
Rapporti
- 20.061 Bestimmung der Bundesrichterinnen und Bundesrichter im Losverfahren (Justiz-Initiative). Bericht des BJ zur Umsetzung der Pa.Iv. 20.480 vom 04. November 2020
-
20.061 Désignation des juges fédéraux par tirage au sort (initiative sur la justice). Rapport de l’OFJ sur la mise en œuvre de l’initiative parlementaire 20.480 du 4 novembre 2020
(Questo documento non è disponibile in italiano)
Iniziativa popolare
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Ultima modifica 28.11.2021