Il Consiglio federale intende procedere con maggiore sistematicità contro i viaggi a fini terroristici
Il protocollo addizionale estende la Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, firmata dalla Svizzera già nel 2012, punendo i viaggi a fini terroristici e le relative azioni di finanziamento e sostegno. Il 22 ottobre 2015, a Riga, la Svizzera sarà tra i primi Stati a firmare il protocollo.
Il diritto svizzero dispone già di fattispecie penali che puniscono le attività terroristiche e la loro preparazione. Inoltre, l’articolo 2 della legge federale che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate punisce la partecipazione a tali organizzazioni, il loro sostegno e la loro promozione. Il Ministero pubblico della Confederazione sta conducendo una buona ventina di procedimenti contro persone affiliate a tali organizzazioni o che hanno intrapreso passi in tal senso.
Nel quadro del recepimento del protocollo addizionale, il Consiglio federale proporrà una norma penale specifica contro il reclutamento e l’addestramento di terroristi. È inoltre al vaglio una fattispecie a sé stante che sanziona i viaggi a fini terroristici e il loro finanziamento. La punibilità sarà estesa in maniera proporzionata, evitando inutili ingerenze nelle libertà fondamentali.
Documenti
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Protocole additionnel (PDF, 166 kB, 05.06.2020)
(Questo documento non è disponibile in italiano)
Ultima modifica 14.10.2015
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